Un
viaggio alla scoperta della storia, della memoria, del valore
dell'esperienza e dell'incontro tra popoli e generazioni.
The
Holocaust was the most evil crime ever committed.
Stephen
Ambrose
Si può
stare a giocare, a fare concerti, a svolgere attività di tempo
libero e di sostegno scolastico, lì dove c'era un campo di
concentramento?
Pensiamo
di SI, ma solamente se c'è la consapevolezza di quanto è avvenuto,
se c'è il rispetto per la tragedia che si è consumata, se c'è il
desiderio di cambiare la storia e l'impegno a far sì che non accada
mai più.
Con i
giovani è possibile. Diventa non solo realizzabile, ma utile ed
efficace se, insieme, prima si impara e poi ci si impegna per
superare i propri limitati orizzonti.
Dove
c'era il “Polizei- und Durchgangslager” di Bolzano ora sorge il
Centro per la Cultura Giovanile “Villa delle Rose”. Questo
progetto vuol far incontrare i giovani che lo frequentano con la
storia, con le storie, con le esperienze, con adulti ed anziani che
hanno vissuto e sentito, con altri giovani in Europa che possono
aiutare ad abbattere l'indifferenza, il pregiudizio, l'ignoranza.
“L'Europa
è un patrimonio da conservare, costruire, rilanciare” e c'è
quindi un percorso da fare che richiede di lavorare per alimentare la
speranza dei giovani nel processo di integrazione europea per una
storia da interpretare insieme, superando vecchi modelli, andando
oltre le divisioni tra nazioni, storie, generazioni. Il progetto
Cracovia mira a coinvolgere attivamente e a creare le condizioni per
ravvicinare i cittadini europei, per far crescere il sentimento
d’identità europea, per trovare motivazioni all'impegno, per
scoprire il significato della storia e della memoria.
C'è
anche un bisogno più legato al presente, alla crisi attuale.
Molti
cittadini europei sono costretti a fare i conti con la
disoccupazione, con l'incertezza e con una crescente diseguaglianza
sociale. La parola “Europa” è spesso usata sia come causa che
come soluzione di una crisi che attraversa tutti gli stati. Rimane
però una parola lontana, di cui si conosce poco, alla cui
realizzazione piena, pochi pensano di poter/dover contribuire.
La
cooperazione, la solidarietà, la democrazia, il rispetto sono valori
per i quali è necessario battersi ogni giorno. La chiusura, la
demagogia, la lontananza, la poca conoscenza rischiano di allontanare
il “sogno” europeo, ed anche l'indifferenza è un grande rischio.
La cultura e la relazione, cioè la conoscenza e la comprensione
dell'altro e delle diverse "storie" che compongono il
mosaico di questa "Unione", è la base su cui costruire un
forte processo di integrazione condiviso.
Per
questo abbiamo pensato ad un progetto che coinvolga 30 persone
interessate in diverso modo ad azioni di volontariato. Volontari
giovani che insieme guardano all'Europa, per favorire
un'integrazione, per scoprire nuovi orizzonti e superare i propri
confini e limiti.
Sarà
un viaggio ed uno scambio che produrrà un cambiamento, ma anche una
forte occasione di crescita culturale.
L’idea
Da
alcuni anni le attività dei Centri per la Cultura Giovanile “Villa
delle Rose” e “Charlie Brown” dell’Associazione “La Strada
– Der Weg” vedono protagonisti gruppi di giovani volontari, che
donano il loro tempo, le loro energie e le loro capacità per
promuovere la sana crescita dei ragazzini più piccoli che
frequentano i centri giovani. Considerando che l'integrazione europea
nasce dalla volontà di impegnarsi personalmente, si è pensato di
investire sui giovani volontari, proponendo un progetto interessante
e carico di significato. L’idea è quella di organizzare un
percorso educativo improntato sulla memoria dell’Olocausto, che
coinvolga i ragazzi dai 14 ai 26 anni e li metta a confronto con le
esperienze di altre generazioni. Si vuole partire dal fondamento
storico, riprendendo fatti ed avvenimenti avvenuti durante la Seconda
Guerra Mondiale, per poi andare a toccare con mano, respirare, vivere
la storia in prima persona, in un viaggio che ci porterà a Cracovia,
Auschwitz e Birkenau, per trasformare la storia in memoria ed
impegno. Il progetto vuole anche aiutare i giovani a recuperare una
parte importante della conoscenza della storia regionale dell’Alto
Adige e delle nostre radici autonomistiche. Lo scambio è una
modalità particolarmente importante perché permette a giovani di
Paesi diversi di incontrarsi e di conoscere le rispettive culture.
Il Progetto
Il
progetto Cracovia prevede di accompagnare un gruppo di giovani in un
percorso che parte a Bolzano, si sviluppa a Cracovia e torna ad agire
in Alto Adige. Sarà un'opportunità per scoprire la propria identità
non solo europea, ma anche locale e per una familiarizzazione con le
sottoculture che vivono nel nostro territorio. Così, attraverso
incontri, workshop ed altri metodi non formali si favorirà
l’integrazione tra culture diverse in cui ogni giovane coinvolto
potrà mettere a disposizione degli altri la propria esperienza. Il
tutto condito dalla visita a luoghi significativi, da momenti di
forte scambio e coinvolgimento e dall’incontro con persone della
realtà che si va a visitare.
Il
progetto si inserisce come opportunità di crescita, come occasione
per guardare oltre, per conoscere altri, per guardare alla storia e
alle storie.
Il
viaggio assume una serie di profondi significati, così come altri
temi quali, l'incontro, l'accoglienza, lo scambio, la cittadinanza.
Da un
punto di vista dei contenuti, accanto alla conoscenza della storia
della nostra regione e della nostra provincia, si vogliono
ripercorrere le tragiche fasi della seconda guerra mondiale dal punto
di vista delle vittime della tragedia. Infatti, il fine non è quello
di approfondire battaglie, tattiche, armi, alleanze, che verranno
comunque citati, bensì i comportamenti, i vissuti, le emozioni, le
storie delle persone, che permetteranno al gruppo di comprendere la
reale portata distruttiva del secondo conflitto mondiale. Si parlerà
dunque delle persecuzioni nazifasciste, non solo nei confronti degli
ebrei, ma di tutte quelle “categorie” di persone che non erano
gradite al Terzo Reich e al Fascismo Italiano. Si vuole far capire ai
ragazzi il ruolo dell'Italia nelle persecuzioni e nelle deportazioni,
per non rimandare le colpe dell’Olocausto alla sola Germania.
Si
vuole poi parlare dei riflessi della Seconda Guerra Mondiale sulla
politica e sulla popolazione dell’Alto Adige, per comprendere anche
molte discussioni e situazioni attuali che riguardano la nostra
Provincia. Il tutto sarà vissuto dal gruppo con testimonianze
scritte e dirette e con un viaggio emozionante nei luoghi della
memoria di Auschwitz e Birkenau.
Il progetto si divide fondamentalmente in 3 fasi:
- PRIMA FASE: percorso costruito su 7 incontri preparatori nei quali verranno approfonditi i temi principali della Seconda Guerra Mondiale, per mezzo di strumenti teorici, video, film, testimonianze.
- SECONDA FASE: viaggio a Cracovia dal 2 al 6 gennaio 2016, con la visita al Ghetto della città, alla fabbrica di Schindler, visita ai campi di Auschwitz e Birkenau. Durante il viaggio verranno redatti articoli, diari giornalieri, aggiornamenti sul web e riprese dell’esperienza.
- TERZA FASE: restituzione dell’esperienza.
Remember Festival
La
terza fase vuole essere quella della restituzione dell’esperienza
fatta dai ragazzi durante tutto il percorso.
Si
vogliono organizzare alcuni incontri nei quali verranno presentate le
immagini, i video e le testimonianze dei ragazzi, che racconteranno
il loro vissuto rispetto alla visita dei luoghi della Memoria. La
volontà è quella di rendere visibile e di trasmettere la memoria
dell’Olocausto, perché i testimoni diretti della tragedia stanno
lentamente scomparendo ed è fondamentale che una delle pagine più
nere della storia mondiale non venga dimenticata, perché, come dice
Primo Levi: “E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è
il nocciolo di quanto abbiamo da dire.”
In
quest’ottica, a partire dalla Giornata della Memoria, il 27
gennaio 2016, si vuole realizzare una tre giorni (27-28-29 gennaio) di sensibilizzazione
sull'importanza e il valore della storia, della memoria per la
formazione di una consapevolezza maggiore sugli avvenimenti presenti.
L’idea è quella di realizzare il “Remember Festival”, ovvero un
ritorno alla cittadinanza di quanto vissuto, di quanto provato
durante il percorso educativo culminato con il viaggio in Polonia.
Per aiutare il relazionare dei ragazzi partecipanti –per dirla con
David Alhabari, “le parole non bastano per dire l’Olocausto”-
verranno utilizzati vari canali comunicativi: verrà allestita una
mostra fotografica con le immagini più significative scattate dai
ragazzi; verranno proiettati alcuni film sul tema; verranno
organizzate delle visite guidate lungo il Passaggio della Memoria;
verranno proposte delle riflessioni sul tema accompagnate anche da
interventi di esperti. Remember Festival avrà luogo il 27-28-29
gennaio 2016 a Villa delle Rose, che si trova in via Passaggio della
Memoria 19, di fronte alla parte restante di quello che era il muro
del “Polizei- und Durchgangslager” di Bolzano.
Già
da anni il centro giovani si adopera con una campagna di
sensibilizzazione sul tema della Memoria e lo fa per i giovani e con
i giovani, collaborando anche con altre realtà del territorio
bolzanino, come il Teatro Cristallo per la realizzazione del filmato
documentario “BZ_MEMORY, Pillole di memoria”, o come l’Archivio
Storico della Città di Bolzano in occasione di visite guidate al
muro di cinta dell’ex-Lager.
Inoltre,
con il gruppo di giovani creatosi durante il progetto, si ha
l’intenzione di continuare la collaborazione, organizzando
eventuali altri incontri serali che posso focalizzarsi su più temi,
per poi lavorare insieme anche nel corso dell’estate per il
progetto “Estatissima 2016”.
Le collaborazioni
- Archivio storico del Comune di Bolzano
- Mostra espositiva Bz '18-'45
- Ufficio Biblioteche del Comune di Bolzano
- Teatro Cristallo
- Centro per la Pace di Bolzano
- Volontarius
Il programma del Remember Festival
27,28,29 gen.
MATTINA:
- visite guidate all'ex Lager di Gries (solo per le scuole superiori - su prenotazione)
- proiezione del video “Bz-Memory”
- punto prestito tematico a cura dell'Uf ficio Biblioteche (9.00-11.00)
POMERIGGIO:
- mostra fotografi ca (dalle 14.30)
- Murarte e Volontarius espongono un graf fito sul tema della memoria
- i giovani raccontano il loro viaggio a Cracovia e Auschwitz (dalle 19.00)
EVENTI SPECIALI
20.00 - 22.00
- 27/01 Proiezione del film “La Rosa Bianca” con introduzione di Paolo Ghezzi
- 28/01 Incontro su “I Diritti Umani” a cura del Centro per la Pace del Comune di Bolzano
- 29/01 Francesco Comina racconta Josef Mayr Nusser e introduce il documentario Rai Essere Testimoni
Dizionario della Memoria
Dizionario della Memoria è un concorso di spunti e di idee che vuole coinvolgere giovani e non giovani nella ricerca di una definizione di "memoria". Il canale comunicativo scelto è quello dei social: sulla pagina facebook Dizionario della memoria_Remember Festival 2016 tutti, giovani e meno giovani, potranno condividere definizioni personali, spunti, citazioni inerenti al tema del concorso.
Tutte le definizioni raccolte saranno conservate negli atti del festival e serviranno da spunto per la realizzazione di un murale a cura dello staff di Murarte dell'Associazione Volontarius, che verrà esposto durante il Remember Festival presso il Centro giovani Villa delle rose.
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