domenica 5 gennaio 2014

CRACOVIA - GIORNO 3

Chiamarli eroi é dire poco: dopo un brusco risveglio mattutino e una colazione in fretta e furia, i giovani di Villa si sono diretti verso la meta: il pullman.
Il nostro autista di fiducia Hans ci ha portati sani e salvi fino a Auschwitz e la nostra guida imperturbabile, dopo averci mostrato il monumento commemorativo del campo di Monovitz, ci ha accompagnati nella visita ai campi di concentramento della landa desolata dall'atmosfera suggestiva. Un attimo di pausa da trascorrere al baricciolo della reception e poi si parte alla volta del famoso accesso al campo riportante la scritta „Arbeit macht frei”. Entrare nelle baracche e vedere le fotografie piu' significative delle deportazioni con il clima rigido della Polonia, ci ha fatto riflettere e riportare alla memoria situazioni, che, seppur lontane e a noi estranee, riescono a infonderci un forte sentimento di empatia e di appartenenza. Emozioni contrastanti e intense hanno accompagnato ognuno di noi in modo diverso durante la visita. Le strutture ancora presenti sono una testimonianza che ha ruolo fondamentale per la storia dell'umanitá. Nel percorrere le strade su cui si compiva la tragedia piu' grande mai avvenuta, ci ha resi piu' consapevoli e piu' capaci di comprendere la storia. La visita si é conclusa al calare del buio.
Dopo una breve tregua: una doccia e qualche snack, il nuovo obiettivo sono i Pirogi; ovvero i tipici ravioli polacchi ripieni di ”chi piu' ne ha piu' ne metta”, seguiti dal tanto ambito dolce alle noci. Per citare Giacomo: ”per il dolce serve un altro stomaco”. Domani ci attendono nuove esperienze, é meglio essere svegli!
























































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