lunedì 6 gennaio 2014

CRACOVIA - GIORNO 4

E cosi' siam giunti alla fine di questa esperienza di vita. E cosi' si e' concluso un percorso durato quattro giorni. Potremmo star qui ad elencarvi tutte le sensazioni provate, potremmo postare tante foto una dietro l'altra e far finta che le immagini parlino da sole, ma non basterebbe. "Torniamo a casa domani ma una parte di noi resta qui", ecco una frase che si potrebbe definire un cliche'. 
E invece e' semplicemente cosi'. Ci porteremo dentro anche i ricordi di quest'ultima giornata passata in compagnia piu' che mai. Non una famiglia, ma un insieme di vite da condividere assieme. Sono stati quattro giorni ma li abbiamo sentiti come quattro lunghi mesi che ci hanno permesso di conoscerci meglio. Questo viaggio e' stato soprattutto un personale percorso vitale; una crescita interiore rivolta alla storia e a noi stessi. Solo conoscendo bene cio' che c'e' stato saremo in grado di guardare anche dentro noi stessi. Erano persone qualle che hanno fatto cio' che hanno fatto, inventarono le bombe e il premio per la Pace per chi non le usasse mai, inventarono lo spirito di gruppo avente come fine ultimo l'eliminazione del gruppo nemico,inventarono le stazioni ferroviarie per condurre quei cosiddetti nemici all'inferno. L'uomo e' sempre stato l'inventore piu' grande della storia e noi viviamo seguendo le sue orme. Ma oggi, scrivendo qui in ostello alle 3.00 di notte e' scattato qualcosa. Si e' mosso l'immovibile, cio' che prima coesisteva senza essere parte attiva della nostra memoria. Oggi, quando partiremo per ritornare indietro, riusciremo ad andar solamente avanti. Questo ritorno a casa sara' una conquista, riusciremo magari chissa' a guardare quei libri di storia con occhi diversi o non piu' solamente con gli occhi stessi. Riusciremo a far rivibrare quelle corde che ieri ci hanno toccato l'anima in caso di ingiustizie della vita quotidiana. Alla fine sono giornate libere quelle che ti fan pensare di piu', alla fine e' in mezzo al divertimento che si nascondono i pensieri piu' profondi. Cracovia ce la ricorderemo come una citta' di memoria storica, chiudendo gli occhi vedremo il clima cupo e malinconico dei lager, la natura che sembra un tutt'uno con cio' che e' successo, le persone marchiate a vita da un passato che non puo' essere messo in secondo piano, i mercatini di gennaio colmi di novita', il cibo tipico che sazia solo a guardarlo, le risate agli angoli delle vie, le gite notturne al supermercato, le amicizie rinforzate dopo i cuori smossi, i silenzi che dicono piu' di mille parole, le pietre di ieri e di oggi, le frasi lette o formate nella mente, noi stessi un po' piu' grandi. Ecco, torneremo piu' alti di un paio di centimetri da questa esperienza.






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